Si sa che sognare non costa nulla ed io ho sognato che infine il Governo Prodi ci portasse un vero Ministro della Pubblica Istruzione e non il solito Re travicello, obbligatoriamente cattolico, qualcuno che con la scuola e i suoi problemi non c’entra nulla e nulla ne sa, come l’imprenditrice antidroga Moratti e le sue 3 I, la Sindaca stridula Russo Iervolino, persecutrice di Lupo Alberto, o De Mita (dacci almeno una matita!), l’unico in condizione di massacrare sintassi e pronuncia italiane più di Di Pietro, Berlusconi e Gasparri. Non che con Berlinguer, che era laico e professore, le cose siano andate molto meglio, ma almeno c’era il gusto di contestare parlando con qualcuno che un po’ sapeva su cosa si litigava. Invece no: ci tocca Beppe Fioroni, cattolicissimo, medico, ex-responsabile della Margherita per gli Enti locali. Crocifissi in aula, soldi alle scuole private e insegnanti di religione in ruolo sono dunque salvi, con gaudio dei Vescovi che potranno continuare a decidere chi lo stato laico debba assumere a sue spese perché insegni agli studenti quali sono le supposte radici cristiane dell’Europa e seguiteranno a pagare stipendi da fame a poveri insegnanti reclutati sulla base di una discriminazione ideologica, incassando un bel po’ di soldi per fare ancora più belli i loro istituti, mentre nella scuola pubblica non ci sono nemmeno più i fondi per gessi e carta igienica. Era troppo chiedere che, visto che doveva essere cattolico e incompetente, almeno come Ministro ci dessero Rosy Bindi, che di medicina capiva poco, ma fu capace di trasformare la Sanità italiana?
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