L’Ur-blog – Tra tutti gli scrittori italiani (e non solo tra gli scrittori, sospetto) il primo ad avere un blog è stato Giuseppe Caliceti, autore di alcuni dei romanzi migliori e più godibili dell’ultimo decennio, da Fonderia Italghisa a Battito animale, sino al recente Il busto di Lenin. L’avventura in Rete di Caliceti è cominciata più o meno tra il 98 e il 99, quando per il sito www.emilianet.it inizia a curare una rubrica ‘caliceamaro’ in cui il nostro appare, però, come disegnatore di vignette. Dopo circa un anno, al termine dell’esperienza di ‘caliceamaro’ sempre all’interno del medesimo sito, il 14 luglio 2000 nasce quello che può essere considerato l’Ur- blog letterario italiano, Pubblico / Privato. Da allora, senza soluzione di continuità, post dopo post in pubblico/privato è stato come un filo rosso che ha seguito non solo lo svolgersi delle vicende letterarie del suo owner, ma più in generale quelle italiane, di un’intera generazione di narratori, che spesso ha ospitato in uno con tanti giovani poeti e lettori. Non a caso – se di un diario letterario si tratta – Pubblico / Privatoè un diario collettivo, il block-notes di molti i cui destini si sono incrociati tra letteratura e vita, crossroad, per dirla alla maniera di Caliceti, di Suini e poeti, di Vagine e scrittori. A sostenerlo è Caliceti stesso:«Eh, sì, generalmente un diario lo scrive una sola persona. In gran segreto. Non è il mio caso. Voglio dire, cari Suini e Vagine Tutte della Grande Rete Globale, può essere, può essere che vi importunerò con le mie esauste quotidianità, ma l’idea di fondo è quella di far conoscere a più Suini e Vagine della Grande Rete Globale i testi che mi arrivano nella Posta Elettronica: racconti, saluti, lettere, poesie, commenti, annotazioni, eccetera. Stiamo a vedere cosa succede.»
All’avventura di Pubblico / Privatol’editore Sironi ha recentemente dedicato un libro, omonimo, che ospita una selezione dei migliori post sino al 2001.
Dibattiti in Rete – Sul sito dell’editore LietoColle all’URL: http://www.fucine.com/corporate/lietocolle/index.php?module=subjects&func=listpages&subid=89è ospitato un dibattito sullo stato attuale della poesia italiana a cui partecipano molti autori di differenti generazioni tra cui Franco Buffoni, Maurizio Cucchi, Andrea Inglese, Vincenzo Bagnoli, Marco Giovenle, Roberto Carifi.
Al di là della mia opinione sui singoli interventi ( stringenti ed interessanti quelli di Inglese, Bagnoli, Giovenale, inutilmente sussiegoso quello di Cucchi, che ormai sembra ossessionato dal fantasma della ‘canzonetta’ che perseguita la ‘vera poesia’) il dibattito non riesce a stringere davvero sui punti nodali, forse anche a causa della genericità dell’invito. O, forse, della persistente genericità della realtà nostra italiota… Mi permetto, inoltre, di suggerire che la possibilità di postare commenti, che attualmente non c’è, potrebbe trasformare l’iniziativa, in sé interessantissima, in qualcosa di più di una versione digitale di una rivista cartacea…