perché sulle gru sui tetti al colosseo al senato all’università perché per pensare parlare sognare fare figli perché più che…
Poesia

Io sono soprattutto un poeta. Tale mi considero, anche se mi è capitato e mi capita di scrivere romanzi, o di collaborare a quotidiani. Questo probabilmente deriva dalla ‘fisicità’ della poesia, dal fatto che metto in gioco il mio corpo e la mia voce. Da anni ormai pratico uno strano tipo di poesia ad alta voce che forse si potrebbe definire Spoken Words, Spoken Music, o Performance Poetry. Quello che è certo è che non si tratta di ‘poesia lineare’, scritta, nè di ‘poesia sonora’, almeno non nell’accezione che si dà a questa definizione quando si pensa ai prodotti delle Avanguardie e delle Neo-Avanguardie. E’ un ibrido strano, che si fa sul palco, davanti alla gente, per la comunità. E’ fatta di respiri e sudore, di fiato e di quei pochi pensieri che riesco a mettere insieme, mentre vengo, come voi, centrifugato in quest’enorme frullatore che chiamiamo società postmoderna globalizzata.Accanto a me lavora da anni un grande musicista, Frank Nemola che dà ritmo e note alle mie parole. Di più: arrichisce quanto dico delle sue indispensabili ‘parole’ sotto forma di musica. Lello Voce è un poeta plurale, senza di lui non esisterebbe. E lo stesso vale per Paolo Fresu, altro complice decennale, e per quanti, come Luca Sanzò, Michael Gross, Claudio Calia (con i suoi Poetry-Comix), Giacomo Verde(con le sue video-immagini), Maria Pia De Vito, Stefano La Via, Canio Loguercio, Eva Sola, Luigi Cinque, Rocco De Rosa, si sono affiancati a noi da meno tempo.
In questa sezione verranno man mano inseriti testi, file audio e video provenienti da tutti i miei libri e i miei dischi e da una serie di performance che ho messo in piedi.Qui, come nella sezione Rassegna stampa, troverete altresì alcune delle recensioni dedicate al mio lavoro.